Giorgio La Spisa (2012)

"Attenzione, solo così l'industria ha un futuro"
di Filippo Peretti

da La Nuova Sardegna del 23 gennaio 2012

 CAGLIARI. La battaglia per salvare l'esistente (a iniziare da Alcoa) vanno combattute ma sapendo che per dare un futuro al settore industriale in Sardegna serve una svolta. E' il parere del vice presidente della Regione e assessore al Bilancio, Giorgio La Spisa (Pdl). Il quale denuncia le scelte sbagliate e gli sprechi. "Servono innovazione e cultura di impresa". Critiche al sindacato.



 Giorgio La Spisa, il
dramma Alcoa, dopo quello
della Vinyls, ha riaperto
il dibattito sull'industria
nell'isola. L'economista Pigliaru,
sulla Nuova, ha
scritto che è un dramma annunciato.
E' d'accordo?
 "Certamente. Quella di Pigliaru
è una lettura intelligente
e sincera, la descrizione oggettiva
di un fatto che si è sviluppato
nel tempo, purtroppo
con differenze peculiari".
 Quali differenze?
 {La rivoluzione industriale,
nell'800, aveva come origine
l'innovazione tecnologica
insieme a un'altrettanto forte
presenza di imprenditori. E
così è stato per l'Italia
nel '900}.
 Invece in Sardegna?
 "Qui l'industrializzazione è
stata trapiantata trasferendo
tecnologia insieme a una
quantità enorme di risorse finanziarie
pubbliche".
 E gli imprenditori?
 "Non c'è stata una corrispondente
crescita di cultura
imprenditoriale".
 Le imprese che vanno
via, però, denunciano carenze
infrastrutturali pubbliche.
 "Perché qui tutto è stato
complicato dall'evoluzione
del mercato dell'energia e dalla
rinuncia dello Stato a una
vera politica energetica".
 E' stato un errore fare
dell'industria di base il pilastro
dei Piani di Rinascita?
O, come ha detto il senatore
Cabras sempre sulla
Nuova, era indispensabile
per costruire sviluppo e lavoro?
 "Cabras giustamente sottolinea
che le scelte si valutano
tenendo conto del contesto
storico e che l'industrializzazione
ha arricchito il sistema
produttivo sardo portando capitali
e tecnologie".
 E' più vicino a Pigliaru
o a Cabras?
 "Nonostante il ragionamento
di Cabras, la critica di Pigliaru
resta validissima".
 L'industria ha ancora
un futuro in Sardegna?
 "Certamente può averlo".
 A quali condizioni?
 "Ci vuole il coraggio di ammettere
che non sarà nei settori
condizionati dall'alto consumo
di energia e da un pessimo
impatto sull'ambiente".
 Ma l'esistente, come
Alcoa, va salvato?
 "Bisogna fare il possibile.
Benchè annunciato resta un
dramma per migliaia di famiglie".
 Però?
 "Non dobbiamo prenderci
in giro".
 Cosa significa?
 "La soluzione di una vertenza
come Alcoa va ricercata
ma non ci darà garanzie di durata".
 Quindi per il futuro bisogna
guardare oltre l'esistente?
 "Sì. Ce lo impone già oggi
la politica europea sulle emissioni
di CO2 e sulla concorrenza".
 Stiamo all'emergenza.
La politica è in grado di
condizionare le scelte delle
multinazionali?
 "Forse può ancora far qualcosa
la politica nazionale. Ma
il ruolo determinante è dell'Europa:
deve decidere come
sostenere la competitività delle
proprie imprese".
 In che senso?
 "Nella globalizzazione come
può sopravvivere un'azienda
che deve confrontarsi
con imprese che non tutelano
i diritti dei lavoratori, la sicurezza
e l'ambiente? Qui si gioca
la stessa identità dell'Unione
europea".
 Che fare, quindi, per
un futuro più solido?
 {Favorire la ricerca e l'innovazione,
far crescere la cultura
d'impresa}.
 Non servono più gli
strumenti tradizionali, come
gli incentivi e il sostegno
al credito?
 {Sono ancora utili}.
 _ Ma non bastano. E' così?
 {Certo, ci vuole anche altro}.
 _ Cosa?
 {I fattori determinanti sono
ricerca, innovazione e soprattutto
istruzione e formazione
professionale}.
 _ Avete i finanziamenti?
 {S, ma paradossalmente
sono i meno richiesti}.
 _ Tocca tasti dolenti.
Prendiamo l'istruzione: la
Sardegna ha un tasso del
23 per cento per quanto riguarda
la dispersione scolastica.
 {Non possiamo tollerare
un dato come questo}.
 _ Non è tollerabile ma è
un dato reale. Non vi si può
porre rimedio?
 {So di dire una cosa impopolare,
ma devo dirla: la scuola
e l'universit… sono bloccate
da spinte sindacali miopi}.
 _ Ora la colpa Š del sindacato?
 {Quelle spinte costringono
chi governa a modellare le politiche
sulle esigenze del corpo
docente piuttosto che su
quelle di ragazzi e famiglie,
per cui rischiamo di avere
scuole e universit… inadeguate
e giovani incapaci di affrontare
le sfide del domani}.
 _ Torniamo alle imprese.
Il sardista Maninchedda,
che sostiene la linea della
sovranit…, suggerisce di
usare la leva fiscale per attirare
investimenti. E' d'accordo?
 {La questione fiscale Š importante
e ancora di pi— lo Š
la possibilit… di avere una reale
autonomia impositiva, che
ci permetta di offrire agevolazioni
fiscali piuttosto che contributi
finanziari}.
 _ Anche perch‚ spesso
quei contributi sono stati
usati male.
 {E' vero. E' meglio non dimenticare
che la Sardegna
nel passato e anche nel presente
ha avuto considerevoli
quantit… di danaro e che non
le ha spese bene}.
 _ Eppure la {ripulitura}
del Bilancio Š faticosa. Ne
sa qualcosa la commissione
del Consiglio regionale
che sta cercando di realizzare
l'operazione.
 {E' encomiabile lo sforzo
della commissione. Vanno ridotte
le spese improduttive}.
 _ Perch‚ farlo Š cos difficile?
 {Lo sforzo si scontra con
una struttura del Bilancio
condizionata da scelte disastrose
fatte nel lungo percorso
dell'Autonomia}.
 _ Troppe spese clientelari
anzich‚ al sostegno dell'economia?
 {Dobbiamo avere l'onest…
di ammettere che nel tempo
abbiamo privilegiato un diffuso
mantello di sicurezze sociali
a scapito delle strategie dello
sviluppo}.
 _ Ma ci sono i fondi per
sostenere i lavoratori in
difficolt… e per reivestire
in formazione e nuovi interventi
imprenditoriali?
 {Contrariamente a quel
che si dice, le risorse non
mancano. La debolezza Š nel
soggetti dello sviluppo}.
 _ Chi sono?
 {L'impresa e il sistema formativo}.
 _ Tutti dicono che la crisi
serve per impostare una
nuova fase. Su quali settori
puntare per garantire anche
occupazione?
 {Non Š la politica che deve
indicare dall'alto le direttrici
dello sviluppo}.
 _ La Regione se ne lava
le mani?
 {Certamente no, ma il compito
di indicare gli obiettivi Š
della societ… e dell'impresa.
Questa Š la sussidiariet…}.
 _ Ma qual Š l'idea di questra
Giunta?
 {Abbiamo settori in espansione,
come i servizi ad alta
tecnologia, senza dimenticare
quelli tradizionali, come
agroalimentare e turismo}.
 _ Delle risorse locali si
parla da decenni ma i problemi
restano.
 {Il pi— grave Š quello della
qualit…, dell'adeguatezza organizzativa,
dell'aggregazione
e della concentrazione}.
 _ E la Regione cosa deve
fare?
 {Insisto su questo fatto:
non dobbiamo inventare nulla,
ma solo assecondare la crescita
l… dove si manifesta. Perci•
bisogna puntare sulla for—azione
dei giovani}.
 _ La Giunta Š accusata
di non avere un piano di
sviluppo n‚ una linea per
difendere l'esistente. L'opposizione
e una parte della
maggioranza criticano anche
la Finanziaria. Cosa
pu• fare la Giunta di concreto?
 {Nel Programma di sviluppo
c'Š un'idea chiara del metodo
da seguire. E la stiamo costruendo,
nonostante la crisi.
La Finanziaria Š la migliore
possibile, ma ovviamente migliorabile,
come sta accadendo
in commissione}.
 _ Dure accuse alla Giunta
vengono anche dal sindacato.
Perch‚ nessuna risposta
dopo lo sciopero dell'11
novembre? Cgil Cisl e Uil
preparano altre proteste.
 {Non sta a me giudicare il
sindacato}.
 _ Veramente Š il sindacato
che giudica voi.
 {Il sindacato faccia il suo lavoro
e noi facciamo il nostro}.
 _ Avete privilegiato il
rapporto con le imprese.
L'intesa firmata a Vallermosa
pu• davvero produrre
risultati concreti?
 {Le associazione degli imprenditori
hanno fatto proposte
condivisibili. Le abbiamo
accolte in quanto coincidono
con le misure che stiamo costruendo
insieme}.
 _ Per• le imprese vi hanno
rivolto forti critiche.
 {Certo noi dobbiamo accelerare
le procedure e semplificare
l'amministrazione, ma
la sfida si vince insieme}.