la
riforma elettorale va fatta"
da La Nuova Sardegna, 25 novembre 2002
di Filippo Peretti
E' l'unico consigliere regionale di opposizione a presiedere una commissione: quella che deve fare la legge elettorale. E il diessino Emanuele Sanna, 59 anni di Samugheo, pediatra, al quale guardano con speranza i partiti minori che temono gli “appetiti” dei più grandi, dice che la riforma dovrà essere fatta, nonostante le resistenze nel Centrodestra.
E' l'unico consigliere regionale di opposizione a presiedere una commissione: quella che deve fare la legge elettorale. E il diessino Emanuele Sanna, 59 anni di Samugheo, pediatra, al quale guardano con speranza i partiti minori che temono gli “appetiti” dei più grandi, dice che la riforma dovrà essere fatta, nonostante le resistenze nel Centrodestra.
Tra breve la sua commissione diventerà il centro di una complicata ma decisiva partita politica. Eletto per la prima volta nel 1979, assessore alla Sanità dalla fine del 1980 alla primavera del 1982 nella giunta di sinistra (presieduta dal socialista Franco Rais) che interruppe il lungo dominio della Dc, Emanuele Sanna è stato presidente
del
Consiglio dal 1984 al 1989. Dopo le elezioni fu capogruppo e poi
assessore all'Ambiente dal 1992 (si dimise dall'assemblea perché
vigeva l'incompatibilità) al 1994. Dopo una pausa di cinque anni
(nel 1997 fu per• eletto segretario del Pds), si ripresentò nel
1999. Lasciò la segreteria dopo aver fondato i Ds.
_
Onorevole Sanna, nell'intervista di una settimana fa il capogruppo
comunista Luigi Cogodi ha accusato i partiti "governativi"
dell'Ulivo
di
fare un'opposizione debole. Lei è il diessino con maggiore anzianità
istituzionale. Si sente toccato?
{Luigi
è stato un eccellente assessore ma in quanto a carriera di governo,
a sinistra è il più longevo. Il pulpito mi sembra debole}.
_
Anche lei non è messo male: ha debullato come assessore nel 1980,
nella prima giunta di sinistra.
{Avevo
35 anni e ho speso per la sanità pubblica tutte le mie energie
civili e morali}.
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Ha all'attivo l'apertura di alcuni ospedali, come il Brotzu di
Cagliari e il Microcitemico. Ma è stato colpito da dure polemiche.
{Di
quella stagione restano risultati che nessuna campagna di invidia e
di maldicenza può demolire}.
_
Che giudizio dà?
{Lo
dia chi ha conosciuto lo stato umiliante degli ospedali e della
sanità sarda prima degli anni ottanta}.
_
Partiamo con i "si dice". E' vero che attraverso la
politica è diventato un "boss" della sanità?
{Non
ho interessi personali di alcun genere da tutelare. Ho combattuto e
combatto a viso aperto la medicina mercantile e mi occupo di tanti
sardi
che hanno drammatici problemi di salute}.
_
Clientela?
{Faccia
la domanda ai talassemici, agli emodializzati, ai cardiopatici e
senta cosa dicono. er me vanno bene le loro risposte}.
_
Si dice che ha un rapporto di cogestione con l'assessore Giorgio
Oppi.
{Con
Giorgio ho un rapporto di amicizia personale nato quarantuno anni fa,
quando difese il mio diritto ad avere una camera alla Casa dello
studente di Cagliari}.
_
Cosa era successo?
{Nonostante
la mia media di 30, dopo tre anni mi volevano
negare
il diritto perché il reddito familiare della mia famiglia di
contadini di Samugheo era di 952 mila lire annue, 2 mila in più del
limite}.
_
E Oppi cosa fece?
{Faceva
parte del consiglio dell'opera universitaria e mi salvò: rischiavo
di dover abbandonare gli studi}.
_
Oppi era già una specie di assessore?
{Evidentemente
ha iniziato presto}.
_
Ma stiamo al punto: l'amicizia condiziona i vostri rapporti politici?
{Non
significa né cogestione né connivenza. Negli atti del Consiglio
sono certificati gli scontri furibondi che ebbi con lui quando gestì
l'assessorato
dal
1989 al 1992}.
_
E ora? Dia un giudizio sull'attuale attività di Oppi.
{Dopo
che da tre anni è tornato sul luogo del delitto, il mio giudizio
resta negativo: la sanità sarda è alla deriva, sull'orlo del
tracollo}.
_
Stiamo sui giudizi. Il Centrodestra?
{Una
iattura. Governa grazie a chi ha tradito il mandato degli elettori}.
_
Mauro Pili?
{Intelligente,
telegenico, spregiudicato. Cita Lussu, perché da ex socialista ha
sensi di colpa, ma è una protesi di Berlusconi. Che tristezza}.
_
I centristi?
{La
Dc non c'è più ma i democristiani sono ovunque}.
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Mette tutti gli ex democristiani sullo stesso piano?
{Certamente
no}.
_
Cosa pensa di quelli che stanno nell'Ulivo?
{Che
sono il distillato della migliore tradizione dei cattolici
democratici}.
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E di Mario Floris?
{Era
nella sinistra democristiana e oggi è il tutore, forse un po'
pentito, di una maggioranza di destra}.
_
E di Felicetto Contu?
{Dice
di essere a disagio nel Polo ma ci resta per non stroncare sul
nascere la sua promettente carriera}.
_
E di Massimo Fantola?
{Coerente:
è un printzipale si trova bene dove sta ora}.
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Senta, lei è l'unico dell'opposizione a presiedere una commissione
del consiglio regionale: quella che deve elaborare la riforma
elettorale. Si farà?
{Si
deve fare}.
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Con chi?
{Possibilmente
con tutti i gruppi consiliari}.
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Chi non la vuole?
{Chi
sta usando tattiche dilatorie per votare nel 2004 con la legge
nazionale}.
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Può essere più preciso?
{Settori
di Forza Italia e di An}.
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Proporzionale o maggioritario?
{Sostanzialmente
proporzionale, ma con un sicuro margine di seggi per garantire
stabilità lla coalizione vincente}.
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Presidenzialismo o assemblearismo?
{S
al presidenzialismo, no al cesarismo}.
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No, quindi, ai pieni poteri del governatore?
{La
massima espressione della sovranità del popolo sardo non può
ridursi a una persona: deve continuare a esserlo l'assemblea
legislativa}.
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Lista regionale con o senza preferenze?
{Con
preferenza unica. La lista bloccata significa far scegliere gli
eletti non ai cittadini ma ai partiti}.
_
Doppio turno?
{S,
per salvaguardare il pluralismo e le peculiarità, penso
al
Psd'Az, del sistema politico sardo}.
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Non c'è il rischio di un eccessivo frazionamento?
{No.
Al secondo turno gli elettori possono scegliere tra due coalizioni
alternative}.
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Veniamo al partito. Nel 1989 fu il primo a proporre il cambio del
nome del Pci...
{E
non me ne sono pentito, anche se resto orgoglioso del mio passato di
comunista italiano e sardo}.
_
...ma non sarebbe stato meglio cambiare anche i dirigenti?
{Molti
furono cambiati}.
_
Il partito ci ha guadagnato?
{La
generazione che è subentrata non sempre è stata all'altezza}.
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Perché è d'alemiano?
{D'Alema
è uno dei più lucidi e autorevoli dirigenti della sinistra
italiana}.
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E' il suo capocorrente?
{Sono
fondatore e militante della Sinistra federalista sarda. Non ho
capicorrente}.
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Forse perché lo è lei?
{Certamente
no}.
_
Eppure si dice che il segretario Renato Cugini è uomo suo.
{Cugini
nel 1994 sostenne la candidatura di Barranu contro la mia per la
segreteria regionale. Io ho sostenuto la sua elezione solo perché
apprezzo
le
sue qualità politiche}.
_
Cugini è autonomo?
{Chi
conosce Renato, il suo genoma calangianese e la sua storia politica
sa che la sua autonomia è inattaccabile}.
_
Lei si è sempre scontrato con Pier Sandro Scano e qualcuno dice che
nella vicenda delle "espulsioni" c'è il suo zampino.
{Io
non c'entro niente e loro non sono stati espulsi. Si sono
autosospesi. E io continuo a considerarli tali}.
_
Il caso non è chiuso?
{Lavoro
e spero perché la diaspora non sia irreversibile. L'uscita di questi
compagni è dolorosa e dannosa}.
_
L'Ulivo sardo si presenterà con Psd'Az e Rifondazione?
{Mi
auguro di sì. Senza l'unità della sinistra e senza i sardisti si
rischia di perdere}.
_
Ma l'intesa è possibile?
{Partendo
dai valori comuni. E se non vogliamo fare altri regali al polo
conservatore}.
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E i movimenti?
{Indispensabili.
Senza animo popolare e senza i giovani la nostra politica non ha
futuro. In Sardegna si possono alimentare movimenti culturali
e
sociali vasti e combattivi}.
_
I partito si sentono minacciati?
{Anzi.
I partiti vi devono partecipare senza la pretesa di egemonizzarli}.
_
Uno dei problemi è la scelta del leader. Come e quando?
{Per
il Polo deciderà Berlusconi con il suo amministratore delegato
Comincioli}.
_
E il Centrosinistra?
{Non
deve essere una gara tra Ds e Margherita. La scelta va fatta nei
prossimi mesi e per via democratica}.
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Nel 1999 non andò così?
{Andai
in minoranza, decisero le oligarchie dei partiti}.
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Cosa pensa del sistema delle primarie?
{Se
ben regolamentate e trasparenti sono la strada più sicura}.
_
Da qualche tempo si è rotto il feeling con Federico
Palomba.
{Federico
sa che nella trincea della difesa della legalità e
dell'autonomia
dei poteri democratici non è stato lasciato solo. E sa che sotto la
mia guida, dopo la primavera del 1997, il Pds ha sbaragliato il
partito
dello sfascio e dell'avventura che voleva vanificare il chiaro
verdetto del 1994}.
_
Lei ha sottolineato l'esigenza di coinvolgere i giovani. Perché oggi
si avvicinano poco alla politica?
{Perché
oggi viene vista non come impegno sociale, ma come intrigo di
palazzo, come un gioco sporco}.
_
Non é così?
{Certo
non per tutti}.
_
Quale libro consiglia a un giovane per convertirsi alla politica?
{Quello
che un professore suggerì a me: "Se questo è un
uomo",
di Primo Levi.
_
Perché?
{Quella
testimonianza sui campi di sterminio mi fece capire che bisogna
resistere, lottare, testimoniare, altrimenti altri decidono per te}.
_
E un testo di politica?
{La
vita di Gramsci, scritta da Peppino Fiori. Lì capisci non solo il
valore universale del politico e del filosofo, ma anche la dedizione
alla causa,
il
principio etico dell'impegno, il senso del sacrificio}.
_
E sulla sanità?
{"Pallido
fico d'India", di Sebastiano Pracca}.
_
Perché?
{Pracca
era un giovane talassemico nuorese, morto a ventisei anni. Il libro è
stato pubblicato postumo. Non si può descriverlo, bisogna meditarlo:
uno
choc contro l'indifferenza. Spero che venga ristampato}.
_
E lei perché entrò in politica?
{Fu
una scelta di vita e sono contento di averla fatta nel partito di
Gramsci, di Laconi e di Berlinguer}.
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I suoi maestri?
{Licio
Atzeni, in primo luogo. E due compagni che tra loro si sono a lungo
scontrati: Umberto Cardia, per spessore culturale e lungimiranza, e
Andrea
Raggio, per la dedizione istituzionale}.
_
Nella parete del suo studio ci sono quattro fotografie di quando era
presidente del consiglio regionale. Una con Nilde Jotti, una con
Mario Melis e l'autonomista catalano Jordi Pujol. Una terza è con
Madre Teresa di Calcutta. Perché?
{E'
stato l'incontro che forse mi ha colpito di più in tutta la mia vita
politica}.
_
Cosa ricorda?
{Durò
un'ora, dalle sette del mattino. Mi parlò di bambini e, forse perché
sapeva che ero del Pci, anche dell'aborto: mi mise in crisi}.
_
Cosa le regalò?
{La
medaglia d'oro del Consiglio e le dissi che ero sicuro che l'avrebbe
fatta fondere per dare i soldi ai poveri}.
_
E Madre Teresa a lei?
{Mi
diede una medaglietta di latta. La porto ancora tutti i giorni con
me, nella borsa}.
_
C'è anche una foto col Papa.
{Non
devo essere io a parlare di una personalità che è già entrata
nella storia}.
_
Un'impressione?
{Non
ho mai visto un uomo con tanto carisma ed energia, così capace di
suggestionare le folle, così a suo agio tra la gente. Un
trascinatore}.
_
Chi manca in questa ristretta collezione?
{Sandro
Pertini. Giusto. Correrò ai ripari}.